Il caso Milupa scoppia dopo quello che ha coinvolto la Nestlé e ieri la multinazionale svizzera ha fornito la sua versione dei fatti sul tardivo ritiro del latte contaminato: c'era un accordo con il ministero della Salute e con la Ue per smaltire le scorte. A parlare con i giornalisti a Zurigo è stato il presidente e direttore generale Peter Brabeck: «La Nestlé aveva concluso nel luglio scorso un accordo con l'Unione Europea e con il ministero della Salute italiano per smaltire fino ad esaurimento i lotti "macchiati" e cambiare il processo di produzione delle confezioni. Improvvisamente il ministro dell'Agricoltura mette l'Italia in subbuglio.
Questo ha a che fare più con la politica che con qualsiasi altra cosa». Risposta di Storace: «Il signor Brabeck sarà querelato per le gravissime affermazioni che ha rilasciato». E Alemanno alla Nestlé replica così: «Le dichiarazioni di Brabeck sono gravi e sconcertanti. È evidente che le industrie coinvolte avevano l'obbligo di ritirare i prodotti contaminati». Il ministro delle Politiche agricole già martedì aveva chiesto l'intervento della Ue per concertare a livello comunitario le misure da adottare.
E ieri Alemanno aveva aggiunto che «le responsabilità non sono attribuibili al ministero della Salute il quale aveva messo in moto il sistema di allerta comunitario».
[corriere.it]



Scommettiamo che finirà a plasmon e latte, pardon, tarallucci e vino?

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