colza per tutti
Si intensificano i post sull'uso assolutamente terapeutico dell'olio di colza per i nostri ormai sempre più asciutti portafogli. ho trovato qualcosa qui, qui e anche qui.
Di contro bisogna notare quali possono essere gli effetti legali di tali comportamenti, e sperare che qualcuno inizi ad adoperarsi per rimuovere o modificare certe leggi.
Mi viene intanto la voglia di capirne un pò di più. E vedo che il fermento c'è, eccome. Scopro che c'è una cooperativa che fa andare i suoi mezzi a colza, scopro che c'è chi parla di biodiesel, scopro anche che esiste una direttiva cee sull'incentivo all'utilizzo di biocarburanti, e che noi siamo (pensa un pò) in ritardo sull'applicazione.
C'è anche un problema di evasione fiscale, ma c'è un beneficio derivante dall'assenza quasi totale di PM10.
Insomma, ci sono tutti gli elementi che servono a intravedere una strada interessante, che ci potrebbe permettere di allentare leggermente il cappio degli idrocarburi, e a influire beneficamente sulla qualità dell'aria che i nostri figli respirano (noi ormai abbiamo già fatto il pieno), oltre che a aumentare le possibilità di un rispetto del protocollo di kyoto.
Butto lì anche una considerazione sul fatto che se nel nostro diesel ci fosse già, da anni, un quindici o venti percento di olio mescolato, forse non se ne sarebbe accorto nessuno...
oops, dimenticavo: c'è anche una petizione sulla modifica di una direttiva CEE, protocollo numero 501PC0813, che a quanto pare impedisce la commercializzazione di un carburante a base di soli prodotti vegetali.
1 commento:
interessante. che un morbo li colza, a chi non la vuole.
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